Un po’ di paura c’è nel lasciare la casa, gli affetti, la famiglia, il lavoro, quella vita monotona che improvvisamente senti come un valore assoluto lì, nel paesello dove abito, a Moie di Maiolati Spontini, a Jesi dove ho fatto i miei studi e lavoro, le Marche e la Romagna che mi hanno formato. Ma la voglia di andare supera tutto. Soprattutto lo stare seduto (col mio fisico pesante) a far vagabondare la fantasia, i ricordi dei viaggi in Europa, Russia, Egitto, Tunisia, America, Thailandia, Singapore, l’Oriente.
Tra pochi giorni partirò per il Perù, poi Brasile, Uruguay, Cile Argentina e giù fino alle isole Falkland, vicino al Polo Sud. Chissà se la mia testa penderà come quella dei pinguini reali. Poi attraversò il Pacifico dall’isola di Pasqua a Papeete, fino a New Zealand. Poi l’Australia e il Sud Africa. Eppure mi è sempre mancato qualcosa nei miei viaggi, e ora ho capito: non posso conservare per solo per me stesso emozioni, esperienze, conoscenze, aneddoti, pericoli, gioie. Voglio condividerle con gli altri. Con Voi. Ci ho pensato molto e ho trovato la risposta: l’Associazione Apamondo.